Testo: Elia Zupelli
Layout: Beatrice Trainini, Elena Bezzi
Vicenza risponde con la poetica hardcore dei mitologici Ciemmers, Punkultrà da gradinata from Montecchio Maggiore: “Birre da discount e stupefacenti sono gli ingredienti principali del nostro successo”. Due facce della stessa medaglia: voi da che parte state!?
Seguendo strade evidentemente diverse, in fondo magari neanche troppo, chissà, il frutto del loro impegno agli altri lo donano anche i Ciemmers Punkultrà da gradinata, from Montecchio Maggiore con furore, dal cuore instabile della provincia vicentina. Come professano sardonicamente, birre da discount e stupefacenti sono gli ingredienti principali del loro successo. Semmai ce ne fosse bisogno, il nome scelto per la band ribadisce ed esplicita il concetto: un vero e proprio manifesto d’intenti nonché un accorato omaggio all’iconico Ciemme, deliziosa specialità prodotto dall’omonima azienda ottenuta con succo di prugne e una magica armonia di aromi fruttati a rendere inconfondibile il suo bouquet. Apprezzato ovunque come liquore da tutte le ore, ottimo anche per correggere il caffè, l’affettuosa bevanda fa 38 gradi in gran scioltezza. Ed è perfetta dunque per trovare un po’ di istantaneo tepore durante le avulse domeniche castellane in una gradinata “semivuota e triste” – quella del Bellaguardia, squadra calcistica distintasi nelle paludi delle serie inferiori fino a diventare oggetto di culto ultralocal -, attizzando la miccia per far esplodere qualche coro, spesso goliardico, dagli stadi nebbiosi della terza categoria agli scenari non meno conviviali e debosciati di osterie, locali e bocciodromi con esiti prevedibilmente fumogenati e dirompenti. “Nati a fine 2015 come costola musicale della Curva Ciemme, i Ciemmers sono passati velocemente dagli spalti ai peggiori palchi del nord Italia mantenendo alti i grammi/litro di ignoranza e cattive abitudini” ribadiscono nella loro fantomatica bio. Il materiale sonoro prodotto dai baldi vicentini rispecchia indole e atmosfere sopra citate: in estrema sintesi, cori ultras trasfigurati in chiave oi-punk-hardcore. Per chi volesse darsi più che un’idea, oltre che dal vivo i Ciemmers esistono e resistono anche su più o meno decodificate frequenze digitali, ma se siete amanti del rischio il consiglio spassionato è ovviamente quello di privilegiare un impatto frontale dal vivo. Uniche certezze: mescita, minzione, inettitudine. Segni particolari: brutti, cattivi, senza dignità, amici, relazioni, green pass, patente e denti. “Ultimamente ci sono state mosse serie accuse tra cui quella di essere dei drogati, alcolizzati, ladri, disonesti, violenti, opportunisti, inetti e parassiti. Ma abbiamo anche dei difetti”. Come dire: punk sì, ma con spirito critico.
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