God Save Portobello Road

Fotografie: GIULIA MARTINELLI, VITO PETRACCONE

Spesso Tripadvisor e simili delirano.

Ma talvolta ci azzeccano: “Paradiso nella piatta esistenza di una cittadina bella ma conformista. Occasionali concerti dal vivo. Buona musica dallo stereo. Ottima birra di qualità, buoni cocktail. Prezzi per tutte le tasche”. La telegrafica eppur accorata recensione di un cybernauta presumibilmente cliente affezionatissimo restituisce in maniera piuttosto fedele l’identità del Portobello Road Pub di Moniga del Garda, non solo un locale ma una vera e propria istituzione (non istituzionalizzata).

In particolare per i devoti al culto sconsacrato della birra alla spina (se ne trovano da tutto il mondo) e delle stuzzicherie varie ed eventuali, che spaziano tra panini, piadine, bruschette, hamburger, hot dog, pucce iper farcite e tutto il resto del ventaglio di proposte peccaminose per cui tocca mettere il diminutivo per sentirsi meno in colpa (mozzarelline panate, frittini, salsine…). Come suggerisce il nome, Portobello Road evoca un ascendente totalmente british che racconta la storia di Tiziano e Ilaria, marito e moglie al timone del pub da tempo immemore, dopo movimentati trascorsi nella Londra del nuovo millennio.

I pub, altra specie a rischio estinzione.

A Moniga ne esiste e resiste uno, sempre pienissimo, dove il tempo sembra essersi fermato agli anni Novanta, tra pinte, freccette e brit pop.

Sia questo l’elisir di lunga vita? 

Appassionati di musica, collezionisti di vinili e naturalmente esegeti della pinta perfetta – “le birre sono senza dubbio il nostro prodotto di punta!” -, insieme esprimono dal bancone ai tavoli e viceversa quell’atmosfera tipicamente inglese inalata negli anni: dunque luci piuttosto soffuse, generosi dosi di pop rock d’oltremanica, “cheers” a profusione e freccette d’ordinanza come ritualità conviviale molto brit. In realtà durante la stagione estiva l’accento principale che circola al Portobello è quello tedesco, al più un greve bresciano/veronese, non certo un cockney d’oltremanica; eppure l’intenzione c’è e la giusta vibrazione pure. Anche lontano dagli accaldati tormenti delle estati sul lago: “Non sai cosa fare quando tutti i locali ormai sono chiusi? Ecco il Portobello Road! Aperto tutta la notte è il posto migliore dove passare una serata tranquilla, soprattutto nel lungo e freddo periodo che va dall’autunno all’inverno quando turisti e locali abbandonano le spiagge”. Pare il copy di uno spot, invece è parola di habitué: provare per credere.