Nelle Viscere della Terra

Un viaggio lungo le profondità della Val Trompia, passando per l'Alta Valle attraverso i secoli fatti di tradizione mineraria incastonati nella Miniera Marzoli

testo: ELIA ZUPELLI
fotografie: FRANCESCA LAZZARINI, GIULIA MARTINELLI, SUSAN PERANI, LUNA BELOTTI

La Valle Trompia è ancora oggi nota ovunque per la sua competenza nella lavorazione del ferro e dell’acciaio e per l’altissimo livello artigianale e artistico delle sue produzioni. E’ un ambiente di incantevole bellezza, in cui l’uomo ha perpetuato per secoli la tradizione mineraria, improntando la propria storia, cultura ed economia. In particolare l’Alta Valle vede la presenza di numerosi giacimenti di siderite (ferro), di barite e di fluorite che sono stati “coltivati” già in epoca romana, e forse, pre-romana.

Il sito minerario è di proprietà del Comune di Pezzaze, gestito dalla Società SKI MINE srl ed è inserito nel Sistema Museale della Comunità Montana di Valle Trompia, riconosciuto da Regione Lombardia.

La Miniera Marzoli è inoltre una delle tappe della Via del Ferro e delle Miniere dell’Ecomuseo di Valle Trompia.

La Montagna e l’Industria: Istituto della Cultura della Comunità Montana di Valle Trompia, riconosciuto da Regione Lombardia dal 2009.

Le miniere dell’Alta Valle arrivano alla loro maturità produttiva nell’800: nuove metodiche estrattive, maggiore efficienza degli impianti, un mercato che si amplia. Il ’900 vede ripetutamente invertirsi i cicli della vita di questi complessi: interruzioni, riaperture, abbandoni, passaggi di proprietà e investimenti e sul finire del secolo, per tutti gli impianti, la chiusura definitiva. La storia della Miniera Marzoli di Pezzaze nasce grazie al farmacista bresciano Giuseppe Ragazzoni che, negli anni ’80 dell’Ottocento, progettò la diretta, la galleria principale che ora i visitatori percorrono in treno. 

Le Acciaierie e Altiforni di Terni acquistarono la concessione mineraria e dal 1886 iniziarono lo scavo che si interruppe dopo soli 488 metri, considerando il cantiere poco redditizio. I progetti furono poi portati avanti dalla ditta Marzoli di Palazzolo sull’Oglio, che arrivò in Valle nel 1934 e continuò i lavori fino alla fine della seconda guerra mondiale. Successivamente, altre Società hanno effettuato saltuari lavori per l’estrazione della fluorite, ma una grossa frana a 720 metri nella galleria principale ha interrotto bruscamente i lavori.

La miniera, dismessa nel 1972, è stata resa visitabile al pubblico dal dicembre del 1999. è il nuovo tratto di galleria (ampliamento del già esistente percorso museale) che verrà aperto grazie a un finanziamento ottenuto dalla partecipazione al Bando PIC di Regione Lombardia denominato “Geometrie di Valle: per un Piano Integrato della Cultura in Valle Trompia”. Progetto presentato dalla Comunità Montana di Valle Trompia, quale capofila insieme a 17 partner tra realtà pubbliche e private”.  

La necessità di non perdere il contatto con le proprie radici ed il mutato contesto epocale, accompagnato da una diversa sensibilità, ha permesso la riscoperta di questo “mondo dei vinti”, di questa gente che non è mai comparsa da protagonista sui libri di storia, ma che la storia l’ha fatta comunque, anche se sottoterra.